L’idea progettuale nasce dalla ricerca di colmare la profonda frattura tra il tessuto rurale e l’ambiente antropofizzato, separati nettamente da una strada di sezione notevole ed intenso traffico veicolare. Impossibilitati nel deviare il flusso stradale, il gesto simbolico di recuperare un tratto di campagna perduto ed un collegamento interrotto con lo spazio urbano, si concretizza nella progettazione di una complessa piastra multifunzionale che soddisfa molteplici esigenze. Il terreno artificiale collega la megastruttura alla campagna attraverso un disegno del parco che attenua il passaggio da geografia naturale ad artificiale ed il movimento di terra annulla l’impatto visivo della sottostante struttura multipiano adibita a parcheggi, ubicata in frangia alla strada. Da tessuto artificiale la piastra diventa ponte: l’ingegneria del portale che sovrasta il traffico, realizzato con strutture reticolari spaziali, permette la realizzazione di una piastra artificiale a destinazione centro commerciale, che definisce a sua volta il suolo artificiale sul quale viene impostato un nuovo tessuto edificato. Due nuclei permeabili verso il parco organizzano una serie di ambiti predisposti a piazze fruite dal pubblico come dal residente. In una commistione di funzioni che accolgono uffici, residenze per studenti ed alberghi, il progetto rimane attivo durante tutte le ore del giorno: la suddivisione verticale per funzioni ne facilita l’approccio anche del visitatore occasionale mentre il disegno dei percorsi diversificati evita congestioni di spazi o zone morte. Il progetto attua anche una rivalutazione dei parcheggi del centro commerciale esistente, coprendoli con la naturale prosecuzione del parco ed attribuendo ad essa funzioni sportive e ludiche.