Segnalato tra i gruppi premiati nel concorso di progettazione partecipata e comunicativa INU-WWF a Bologna, il progetto integra e riconnette aree limitrofe già destinate allo scopo, ma insufficienti di per sé a fornire un servizio per la nuova cittadinanza che, contribuendo nell’ideazione tramite un percorso di progettazione partecipata ha evidenziato il "desiderio" di uno spazio naturale che preservi un angolo di campagna in città. La localizzazione dell’area suggerisce infatti di realizzare un parco a scala territoriale che promuova la ricucitura di un verde frammentato da infrastrutture e sviluppi urbanistici. I segni e gli elementi del paesaggio agrario sono gli ispiratori principali del disegno complessivo del parco e le presistenze (la centuriazione, i filari, le piantate ed il macero) sono valorizzate reinterpretandole ed ampliandole. Il paesaggio viene ricucito attraverso il sovrappasso verde, la riqualificazione di un sottopasso e la chiusura di una strada carrabile.L’asse strutturale del parco è un nuovo percorso pedonale attrezzato che riprende la posizione del decumano, dotato di attrezzature ludiche e sportive. La riappropriazione del territorio passa attraverso la localizzazione delle nuove residenze vicino agli insediamenti presistenti, perseguendo gli obiettividi minimo consumo del territorio agricolo e minimizzando l’impatto sul paesaggio e definendo un sistema di piazze integrate con i nuovi spazi universitari. Ampi spazi nei piani terra delle residenze accolgono funzioni collettive, mentre ai piani superiori sono previsti alloggi sociali.