Masterplan Usi Temporanei ex scalo ferroviario Ravone, Bologna

La conclusione della procedura indetta da Fs Sistemi Urbani, in qualità di ente proprietario dell’ex scalo ferroviario Ravone, per l’identificazione del relativo gestore, riconosciuto nella Cooperativa sociale Open Group, sulla base di un contratto di locazione onerosa della durata quadriennale, coincide nei fatti con l’inizio della fase di progettazione del relativo Masterplan. Questo strumento di controllo della trasformazione dei capannoni e dei piazzali esistenti si rende indispensabile per garantire una relazione armonica e non conflittuale tra le diverse attività che si andranno a insediare nel comparto. In tal modo il Masterplan diventa il dispositivo che consente di istituire un dialogo non solo tra i membri del Comitato scientifico di DumBO (acronimo che identifica l’area effettivamente assegnata in concessione d’uso) ma anche nei confronti dei diversi interlocutori attivi nella città esistente, prevenendo l’insorgenza del conflitto tra previsioni temporanee e quelle assunte nell’ambito del Piano Urbanistico Attuativo, di cui il Masterplan viene a costituire l’inedita, almeno nel panorama nazionale, fase d’innesco. A tal fine il Masterplan viene articolato in cinque distinti elaborati, che rappresentano livelli di complessità crescente d’uso temporaneo. Il Catalogo degli Elementi identifica gli spazi, i soggetti e le attività quali categorie fondamentali dalla cui progressiva interazione si attiva, per gradi, il processo rigenerativo. Le Vocazioni prefigurano alcune delle possibili destinazioni, desunte dalla coerenza tra obiettivi perseguiti da interlocutori privilegiati, rappresentati attraverso categorie; caratteristiche degli spazi assegnati e attività ospitabili. I Vincoli identificano, sulla base di un rilievo speditivo, il potenziale di rigenerazione dei luoghi, sulla base del relativo grado di vetustà strutturale, delle dotazioni impiantistiche e dei caratteri distributivi. Le Animazioni consentono di immaginare l’utilizzo effettivo degli spazi sulla base delle relative caratteristiche intrinseche attraverso modellizzazioni tridimensionali. Le Attivazioni, infine, permettono di prototipare l’uso effettivo del patrimonio edilizio, derivando conoscenze incrementali utili per la successiva messa a punto delle strategie progettuali.