Il bando per l'affidamento della progettazione esecutiva del PFTE relativo a Villa Ada intende sviluppare i contenuti della proposta presentata dal Comune per il Bando Rigenerazione Urbana indetto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, risultata vincitrice di un finanziamento del PNRR. Trattandosi di un complesso sottoposto al vincolo della Soprintendenza, una particolare cura è stata riservata alla identificazione di soluzioni strutturali e impiantistiche minimamente invasive, capaci di contemperare le esigenze di tutela e riconoscibilità del bene con le inevitabili trasformazioni che il patrimonio edilizio in oggetto ha subito nel corso del tempo, fino al recente abbandono e conseguente degrado materiale irreversibile. Quest’ultimo aspetto, in particolare, non ha consentito di poter attribuire alle strutture murarie esistenti, per lo più collabenti, ulteriori funzioni portanti degli ulteriori carichi imputabili alla realizzazione di nuovi solai sismicamente idonei. Pertanto, si è convenuto di procedere, ove possibile, conservando parte delle murature esistenti, completandole, quando necessario, con soluzioni materiali e tecnologiche analoghe, rese mutuamente collaboranti attraverso il ricorso a intonaci armati. Consolidata in tal modo la riconoscibilità degli involucri esterni e delle partizioni interne, riconducibili all’archetipo della “stanza” per l’originaria casa colonica e a quello dell’“aula” per la stalla-fienile e la villa, in quest’ultimo caso si è resa necessaria la realizzazione di un endoscheletro, realizzato con un sistema a secco di travi e pilastri in acciaio profilato. Ciò ha permesso di rendere sostenibile l’intervento complessivo, facendo convivere in una relazione di reciproca complementarietà la fabbrica originaria con l’evocazione, opportunamente aggiornata, del relativo principio strutturale, discontinuo e lavorante per punti, di cui la prima viene, per comparazione, a costituire la permanenza delle continua interpretazioni con finalità trasformative, conservando per differenza la riconoscibilità del processo trasformativo del tipo quale valore prioritario rispetto alla semplice tutela materiale. Una particolare cura è stata destinata al consolidamento delle fondazioni, rendendo reciprocamente solidali quelle continua originaria con le nuove, attraverso opportuni cordoli di mutuo irrigidimento.