L’area è parte del quadrante nord-ovest della città, già oggetto di un concorso internazionale, vinto dal raggruppamento Sartogo-Mayer, per lo sviluppo di un quartiere ad usi misti. Il relativo Masterplan viene assunto dall’ente banditore quale invariante morfologica per ospitare un intervento di edilizia residenziale sociale, comprensivo di alloggi per studenti, finanziato dal programma PNRR. Il relativo PFTE sarà oggetto di eventuale affidamento successivo. Le condizioni di vincolo prevedono l’assunzione di stringenti parametri tipologici relativi a numero massimo di alloggi, requisiti minimi funzionali e percentuali relative. La proposta viene intesa quale fase d’innesco di un più ampio processo di sviluppo del contesto. L’estensione complessiva del quadrante; il relativo articolarsi per fasi di incerta durata e la necessità di garantire un’adeguata qualità realizzativa a ogni esito transitorio, sono fattori di complessità che inducono a considerare il modello di città compatta, prefigurato dalla proposta Sartogo-Mayer, quale esito non scontato di un iniziale sistema ad “arcipelago verde”, in cui parti di città dotate di autonomia figurativa e funzionale coesistono all’interno di un intorno dalle forti valenze naturalistico-ambientali. Sovvertendo radicalmente l’ipotesi di attraversare l’area oggetto di concorso con la viabilità di comparto, questa viene spostata all’esterno, definendone il limite, così da liberare completamente un’ampia porzione a parterre inerbito, sul quale affacciare le residenze. Queste, organizzate a “insule” di nuova concezione, si configurano come “stanze” urbane a sezione ed altezza variabile, integrate agli spazi aperti. Un sistema porticato continuo le mette in relazione, reinterpretando, in termini di sostenibilità e accessibilità attualizzati, la relazione tra rete infrastrutturale e ambiti di sviluppo della città borghese assunta a modello. Il summenzionato parterre, agendo come playground pubblico e sistema di laminazione, convoglia le acque in eccesso, rilasciandole progressivamente, a favore di una infrastruttura verde e blu che attraversa in direzione nord/sud l’intero quadrante, venendone a costituire un inatteso complemento. I materiali utilizzati evocano l’atmosfera proto-industriale di un’area destinata alla estrazione delle argille per le fornaci locali.