POC Ravone – Valutazione di sostenibilità ambientale e territoriale

Il masterplan dell’ex Area ferroviaria Ravone viene sottoposto a valutazione di sostenibilità ambientale e territoriale al fine di consentirne l’inserimento nel POC Beni Pubblici, il primo del genere in Italia. A tal fine si richiede di verificare l’impatto della soluzione proposta rispetto alla matrice ambientale, con una particolare attenzione alla qualità del verde della contigua area Prati di Caprara Est, da destinarsi prevalentemente a Parco e rientrante nello stesso incarico, ed alle ricadute sul traffico locale e in attraversamento. L’impianto proposto si conferma ben integrato al contesto dell’adiacente quartiere Porto. In aggiunta, la scelta di aver interrato i parcheggi pertinenziali in corrispondenza dell’impronta del perimetro edilizio, liberando al centro degli isolati aperti quote di verde pubblico di godimento non esclusivo, implicitamente presidiate dai frontisti, portati a percepirla come ambito di vicinato e rivendicandone pertanto il controllo, si rivela radicalmente innovativa rispetto ad una prassi che, distinguendo pregiudizialmente e anticipatamente tra competenze private e pubbliche, tende a concentrare le seconde e ad isolarle dalle prime, non consentendo alcun margine di sperimentazione in termini di cittadinanza attiva. Similmente, l’ipotesi di allocare in prossimità della stazione del Sistema Ferroviario Metropolitano Prati di Caprara un’elevata densità edilizia, a fronte di una congestione d’uso di livello urbano, si rivela strumentale alla fattibilità economico-finanziaria della stessa infrastruttura, consentendo al corrispondente brano di città di contare su di una territorialità potenzialmente metropolitana, in ragione della facilità dei trasporti e dell’elevata accessibilità intermodale. La condizione del mercato immobiliare ha suggerito l’articolazione dell’intervento per fasi, al fine di garantire un’immissione graduarle di nuove quantità edilizie per evitare inopportuni disequilibri tra domanda e offerta.