Amatì Design Hotel

L’Amatì Design Hotel sorge nel territorio comunale di Zola Predosa  in un’area, tanto interclusa, quanto servita, da una capillare rete infrastrutturale di collegamenti viari di rango locale, sovracomunale, regionale sia su gomma che su ferro; tale  rete dei collegamenti supporta in maniera eccellente, e ne determina la vocazione intrinseca, la funzione ricettiva del sito.

La posizione strategica nel sistema della rete dei collegamenti e la conseguente elevata visibilità dell’immobile, le dimensioni e la forma del lotto  hanno definito le linee guida del progetto per quanto riguarda la composizione planimetrica e volumetrica del manufatto e del relativo orientamento.  Primo obbiettivo progettuale è stato quello di definire un volume complessivo semplice, dotato di carattere forte ed immediatamente riconoscibile e che,  da ogni punto di vista e da ogni via  di accesso all’area, divenisse  un segno caratterizzante il contesto ed il paesaggio.

L’impianto del Design Hotel è moderno quanto semplice poiché il volume è il risultato dell’intersezione di forme geometriche spaziali elementari, un parallelepipedo e due cilindri di testata; l’intersezione delle volumetrie semplici ed i tagli delle pareti esterne conferiscono spinta dinamica al rigoroso e tradizionale impianto triplo distributivo dei piani delle camere consentendo l’inserimento armonico del volume nella varietà del paesaggio (pianura e collina) e nei flussi dinamici della mobilità che vi ruotano attorno.

Valore aggiunto al disegno dei fronti esterni dell’edificio ha conferito l’utilizzo di un rivestimento di facciata che consentisse un effetto sempre cangiante nel colore in funzione della diversa incidenza dei raggi solari sulle superfici curve, su quelle a diversa giacitura o su quelle diversamente orientate. La pelle esterna è stata quindi realizzata come facciata ventilata in pannelli di Alucobond® che in questa versione grigio satinata riflette parzialmente la luce solare enfatizzando la plasticità del’edificio. Il materiale scelto per la facciata ha consentito, inoltre, di risolvere, senza soluzioni di continuità, il problema delle ampie superficie curve, realizzate come tali e non come spezzate approssimate alla circonferenza, e di migliorare le prestazioni energetiche  dell’edificio, amplificate dall’utilizzo congiunto di un importante pacchetto isolante che avvolge completamente l’involucro e di infissi ad alte prestazioni termiche.

L’organizzazione funzionale dell’edificio è di tipo tradizionale con le zone comuni ed i servizi collocati al piano interrato e terra e con le camere situate tra il primo ed il quinto  piano  fuori terra.

Le distribuzione delle camere ai piani, conforme al tradizionale schema con corridoio centrale e camere su ambo i lati, ha ordinato la geometria complessiva degli elementi verticali della struttura del corpo principale; le funzioni previste al piano terra si sono liberamente organizzate all’interno della maglia, mentre, la previsione di sale riunioni, per le quali necessitano ampi spazi aperti privi di ingombri, hanno comportato la progettazione di un corpo basso, ad un solo piano fuori terra, espressamente  dedicato alla funzione, addossato al corpo di fabbrica principale, ma da questo strutturalmente disgiunto.

Tutti gli ambienti del piano terra si affacciano all’esterno grazie a grandi superficie vetrate che creano continuità spaziale tra gli spazi chiusi e quelli aperti e/o coperti. La permeabilità alla luce degli spazi al piano terra è un altro degli elementi che  testimoniano la grande attenzione del progetto alla luce ed al colore che, come  già visto, ha orientato nella scelta della finitura delle facciate esterne, ma  che  ritrova negli spazi interni elemento fortemente caratterizzante.

L’ingresso, la hall, la reception, gli spazi comuni, la sala colazione/ristorante e le sale riunioni si caratterizzano per un rigoroso utilizzo del colore nero (parzialmente lucido) per i pavimenti e del colore bianco per tutti gli elementi verticali e di arredo fissi; in tal modo la luce naturale che filtra dall’esterno amplifica gli spazi e si diffonde nell’ambiente secondo cromie differenti ma sempre controllate dal riflesso negato-amplificato delle tonalità scura e chiara.

Il rigore delle volumetrie esterne si riflette nel disegno degli elementi di arredo fissi quali il banco reception  ed il banco buffet entrambi di colore bianco: l’effetto di  plasticità materica di tali  arredi è stata affidata al  Corian® materiale facilmente manutenibile nella pulizia, resistente all’usura  e di facile ripristino in caso di scalfitture superficiali.

Il rigore della cromia degli spazi comuni è rotto dall’inserimento di alcuni arredi colorati e da un attento studio della luce artificiale, altro elemento fortemente caratterizzante il progetto.  In tutti gli spazi e servizi comuni al piano terra, dalla hall alle sale riunioni, i controsoffitti si fanno fonte di luce, sono essi stessi corpi illuminanti; in tali ambienti si è, infatti, fatto ricorso al Barrisol®, un materiale plastico tessile traslucido, retro-illuminato con strips di led a controllo luminoso RGB. Tutti gli ambienti possono assumere aspetto diverso in funzione del controllo delle luce e dei livelli di luminosità dei controsoffitti.

Il colore è protagonista anche ai piani delle camere dove, su idea della medesima Committenza, si è scelto di caratterizzare ogni piano in maniera specifica con suggestioni che rimandano ognuno ad un diverso continente: Europa, Africa, Asia e America. La scelta specifica delle cromie dei pavimenti, i colori prevalenti nelle camere e nei corridoi, i rivestimenti ceramici dei bagni, la scelta ed il disegno degli arredi, è stata fatta per fornire diverse atmosfere e rimandare alle immagini elle suggestioni tipiche di ogni continente. Nel piano Europa prevalgono linee essenziali di arredi e colori più freddi; nel piano Africa prevalgono i colori naturali della terra e del legno e le linee morbide degli arredi imbottiti; nel piano Asia linee morbide e colori caldi; nel piano America atmosfere rigorose che rimandano allo stile tipico d’oltre oceano degli anni 60 e dei miti americani.

Anche all’esterno la luce ed il colore sono protagonisti. Dell’illuminazione naturale e del rapporto con il materiale di facciata si è già parlato. Per quanto riguarda quella artificiale è stata posta particolare cura  nello studio dei fasci di luce diretti verso l’edificio, delle luci indirette della pensilina e della fontana della zona di accesso, in tutta la parte porticata, nel posizionamento delle luci radenti ai pilastri e di altre a pavimento e soffitto modulabili cromaticamente RGB, in quelle colorate perimetrali ai tagli delle vetrate verticali dei vani scala e a quelle di colore blu che marcano i tagli dei volumi circolari accentuando l’effetto plastico dell’edifico durante le ore notturne.