Il bando per l'affidamento del PFTE relativo all’ex Alfa-Wassermann sviluppa i contenuti della proposta selezionata dalla Città Metropolitana di Bologna per il Bando PINQUA, vincitrice di un finanziamento PNRR per la progettazione e realizzazione di 105 alloggi di edilizia residenziale sociale. Il progetto costituisce la fase d’innesco dell’originario Masterplan, che prevede anche attività residenze per il libero mercato, commerciali, terziarie e di servizio alla persona. Da questo presupposto deriva la complessità di una proposta che aspira a garantire comunque qualità urbana ai primi abitanti insediati, in attesa di trovare le risorse finanziarie strumentali al completamento dell’intero processo. Ne consegue che ogni trasformazione parziale del comparto viene intesa come fase di transizione dotata di autonomia figurativa e funzionale. La previsione dell’asta dei servizi, prospiciente un’ampia piazza accessibile dalla vecchia Porrettana, è pertanto temporaneamente concepita come argine paesaggistico ciclo-pedonale alle sottostanti dotazioni pubbliche a parcheggio, il cui lastrico solare costituirà l’impalcato della prima. Le iniziali previsioni residenziali rispettiamo la giacitura dei corpi di fabbrica di Masterplan, precisandone il valore spaziale. Esse sono pertanto organizzate attraverso una sequenza alternata di “square” a sezione variabile, digradanti verso il parco che collega l’intero comparto con la vicina stazione del Sistema Ferroviario Metropolitano, la cui misura concorre alla promozione di una scala di vicinato, stemperandone il considerevole sviluppo lineare. La soluzione tipologica adottata deriva da un attento studio che ha preventivamente messo a confronto diverse soluzioni, variandone i parametri edilizi, per ottenere la massima flessibilità compatibile, in una prospettiva di lungo periodo, con i criteri ambientali e urbanistici assunti quali invarianti. In tal modo, strategie innovative di integrazione socio-economica tra diversi profili d’utenza, in una prospettiva intergenerazionale, coesistono con la richiesta di uno studentato per 34 alloggi a beneficio dell’Università di Bologna e con un ampio spettro di servizi di comunità. Il linguaggio edilizio scelto e i materiali adottati corroborano la ricerca di un’atmosfera domestica, adeguata ai caratteri dell’intorno.