Il progetto, proiettato idealmente nel futuro prossimo, intende far coesistere, cultura materiale ed immateriale, intimità dello spazio architettonico e dinamismo di un esterno urbano, isolamento e relazionalità a rete, reale e virtuale, continuità e discontinuità, dimensione individuale e collettiva, programmabilità e imprevedibilità degli eventi. In tal modo si intende costruire virtualmente le condizione di comunicazione a cui è quotidianamente esposto l’individuo nella “società liquida”, simulando situazioni in cui l’esperienza privata sfuma e si mescola in quella pubblica, producendo articolazioni inedite, sollecitata in condizioni di simultaneità da un ampio spettro di messaggi. Questo obiettivo è perseguito attraverso l’identificazione di stanze a tema (che abbiamo denominato ”wunderkammer” o “stanze delle meraviglie” in coerenza con l’origine cinquecentesca del termine identificante una raccolta di oggetti straordinari), che si dispongono in modo agerarchico all’interno del padiglione espositivo. Ciò consente di stabilire un principio minimo di ordine nell’articolazione dello spazio le stanze- corrispondendo alle 4 motivazioni che hanno giustificato la selezione della città di Bologna nell’ Urban Best Prectice Area e alla necessità espressa dal committente di avere un corner dedicato ad attività commerciali e promozionali- oltre a garantire una FRUIZIONE LIBERA degli ambiti interstiziali, intesi quali parti integranti della proposta. La COMPLESSITA’ della proposta deriva dalla coesistenza di modalità complementari di esposizione all’interno di ogni Wunderkammer, o “stanza delle Meraviglie”: per ognuna delle motivazioni ufficiali- Cultura e creatività, Innovazione e tecnologia, Diritti umani e partecipazione sociale, Trasformazioni urbanistiche e infrastrutturali coesistono oggetti emblematici della produzione di eccellenza del bacino bolognese, video divulgativi del territorio e di promozione dei processi produttivi, immagini in grado di restituire l’atmosfera della città, disegni e plastici delle più significative trasformazioni in corso, editoria specialistica e divulgativa sulla città e i suoi eventi. Lo SPAZIO SMATERIALIZZATO dell’immagine, quale tratto prevalente della proposta, entra in risonanza con la presenza dinamica e mutevole dei visitatori, che diventano parte attiva dell’evento: performance, logica commerciale, funzione espositivo-museale e logica pubblicitaria si riverberano nello spazio, moltiplicando gli effetti reciproci. Il sistema di opportunità offerto dalla città reale viene virtualmente rappreso, e accelerato, nella dimensione a scala umana di un “paesaggio domestico”, che il progetto intende restituire.