L’ex Caserma Pozzuolo del Friuli insiste sull’area di sedime una volta occupata dal Convento di San Vito, già convertito a funzioni militari prima della demolizione integrale, avvenuta negli anni ’30 del XX secolo. L’impianto conserva ancora oggi un fascino claustrale, completamente introverso a circondare l’originaria Piazza D’Armi. L’articolazione dei corpi di fabbrica massimizza il miglior orientamento rispetto alla posizione del sole. I piani terra dei tre corpi di fabbrica principali, disposti sui lati est, ovest e nord, erano destinati a stalle per il ricovero dei cavalli, la cui salute richiedeva il massimo irraggiamento naturale possibile.Il complesso si trova in una posizione strategica, facendo parte della cosiddetta Addizione di Borso, caratterizzata oggi dalla presenza di importanti sedi Istituzionali afferenti all’Università e al Polo Museale d’Arte Antica. In un mercato immobiliare caratterizzato da una drastica contrazione della domanda, soprattutto con riferimento a destinazioni d’uso convenzionali, il successo di una ipotesi di rigenerazione è riconducibile unicamente alla sua capacità di aggregare consenso intorno a scenari che sappiano interpretare il contesto in maniera inedita, rivelandone potenzialità inespresse. Con tale spirito si sono pertanto immaginati due scenari. Il primo, denominato “Città Internazionale dell’Accoglienza”, intercetta la vocazione all’internazionalizzazione dell’Università, interessata ad attrarre studenti e docenti stranieri, integrandola ad un considerevole margine di crescita potenziale del turismo, che cerca in città atmosfere oramai perdute. Uno studentato, una foresteria e un albergo di charme, con servizi di ristorazione e caffetteria aperti al contiguo museo di Palazzo Schifanoia, si dispongono pertanto attorno ad una piazza aperta alla città. Il secondo scenario, definito “Abitare Ferrara”, interpreta lo spazio come un elegante square, in cui le residenze si dispongono sui lati di un ambito di vicinato che, allontanandole dalla strada e aprendole al sole, assume caratteri di esclusività, senza rinunciare all’unità primitiva del complesso. In entrambi i casi la contigua Cavallerizza può assolvere con successo alla funzione di spazio per la congressualistica commerciale e/o istituzionale.